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A scuola si può andare col raffreddore o no? Ecco la risposta

Una domanda che i genitori si stanno facendo in questo è periodo è: se mio figlio ha il raffreddore lo posso mandare a scuola?

raffreddore è un virus molto comune anche e soprattutto nei bambini e che spesso non si accompagna neppure a un aumento della temperatura.

L’arrivo dell’autunno poi, che coincide con la ripresa della scuola e delle lezioni, contribuisce ad aumentare il rischio di raffreddore in bambini, ragazzi e anche negli adulti.

In anni normali non si sarebbe presentato alcun problema ad andare a scuola con il raffreddore, ma con l’emergenza Covid tutto si complica; alcuni sintomi della nuova patologia sono molto simili infatti a quelli influenzali e si può quindi facilmente cadere in errore.

Vediamo cosa risponde il Miur sull’andare a scuola con il raffreddore nelle FAQ della pagina dedicata al rientro in sicurezza e come comportarsi in caso di dubbi.

La Premessa

Sicuramente, come indicano le regole del Miur per il rientro a scuola, i bambini e gli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado non potranno andare a scuola se con una temperatura pari o superiore a 37,5 °C e compito dei genitori è quello di misurarla ogni giorno in un rapporto di fiducia e corresponsabilità con la scuola.

La Risposta

Il Miur chiarisce infatti che il Protocollo di sicurezza per la ripresa di settembre, come anche le linee guida per i bambini dai 0 ai 6 anni e le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico prevedono “l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali.”

Tra questi sintomi potrebbe pertanto rientrare anche il raffreddore, ma prima di procedere è sempre bene che il genitore contatti il pediatra o il medico di famiglia per avere indicazioni dettagliate e precise su come comportarsi.

Fermo restando, come si può leggere sul sito del ministero della Salute, che nei bambini i sintomi del Covid siano assenti o lievi. In ogni caso si tratta spesso di tossefebbre, o anche entrambi, con raffreddore o sintomi gastrointestinali, tutti riconducibili anche a una semplice influenza. I primissimi sintomi del Covid quindi sono molto simili a quelli delle più comuni infezioni delle vie respiratorie, tra cui proprio il raffreddore e l’influenza stagionale. Nei casi d’incertezza il tampone è la via più sicura e ormai prassi consolidata.

IL TAMPONE

In caso d’influenza sarebbe opportuno chiamare il proprio pediatra che, in base ai sintomi descritti, potrà decidere se far effettuare un tampone o no. Se per motivi di salute l’alunno si dovesse assentare da scuola per più di 5 giorni (elementari-medie-superiori) o, nel caso della scuola dell’infanzia più di tre giorni, sarà necessario presentare un certificato medico con il risultato del tampone (negativo) se stato effettuato, altrimenti solamente certificato medico se il tampone non è stato effettuato.

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