Calcio dilettantistico lucano, pochi imprenditori interessati e molte squadre a rischio
La stagione 2022/23 è appena iniziata con il calciomercato, i campionati partiranno fra agosto e gli inizi di settembre e in queste settimane bisogna assolutamente formare le squadre e soprattutto scegliere i giusti dirigenti. O almeno è quello che si dovrebbe fare. Perchè lo sappiamo bene, il calcio è un'industria e senza soldi non va avanti. La crisi economica attuale sta colpendo tutti e gli imprenditori non si espongono più per sposare un progetto calcistico, specialmente se si parla di calcio a livello dilettantistico come l'Eccellenza o la Prima Categoria.
Per quanto riguarda la Basilicata sulle 16 squadre che potrebbero giocare la prossima Eccellenza, le società che hanno dato ''segni di vita'' sono: Città dei Sassi Matera, Oppido, Brienza, Vultur, Oraziana Venosa, Policoro, Paternicum e Rotonda. Per le restanti squadre zero notizie dalle rispettive dirigenze. Una società importante non citata in questo elenco è sicuramente l'A.S. Melfi Calcio. Dopo 14 anni di fila fra i professionisti, si dovrebbe iscrivere per il sesto anno di fila nel massimo campionato regionale. Ma allo stato attuale dal club non si hanno notizie nè dal punto di vista societario (anche e soprattutto dopo il coinvolgimento nelle indagini in corso del presidente Lorenzo Navazio), nè dal punto di vista della nuova squadra. Però, secondo alcune voci di corridoio, l'iscrizione sarà effettuata. Ormai a Melfi si è abituati a questo valzer da diverso tempo.
Per Real Senise, Pomarico, Montescaglioso, Moliterno, Ferrandina, Elettra Marconia e Castelluccio non si hanno notizie a meno di una settimana dal termine per iscriversi al campionato.
Come accennato all'inizio dell'articolo, è difficile trovare sponsor disposti a pagare e quindi sostenere economicamente una squadra di bassa categoria ed è difficile trovare imprenditori disposti ad acquisire una squadra per giocare un campionato di tutto rispetto come l'Eccellenza. In questo caso, però, la colpa è anche della politica, perchè non fa nulla per sostenere economicamente questi club e soprattutto, senza questi soldi, si perde l'ooportunità anche di poter spingere le squadre a formare un settore giovanile per dare spazio anche ai ragazzi. Con la poltica sportiva attaule si punta a uccidere questo tipo di calcio.