Cambia il codice della strada, anche operatori ecologici e netturbini potranno fare delle contravven

Chi parcheggia davanti ad un cassonetto dei rifiuti o impedisce la pulizia stradale con la propria auto, potrà ricevere una multa dagli stessi operatori ecologici. Ebbene sì, è la nuova norma presente all’interno del Decreto Semplificazioni ed attribuisce la facoltà di elevare contravvenzioni anche ai netturbini. Infatti, molti automobilisti, non trovando posto spesso e volentieri parcheggiano dove non dovrebbero: davanti ai secchioni, sul marciapiede, sulle strisce pedonali… In effetti, è giusto perchè in molte situazioni le automobili, mettono in difficoltà i netturbini o gli operatori ecologici, impedendo il loro lavoro.
Chi avrà il potere di fare multe grazie al Decreto Semplificazioni
Si tratta di una linea dura quella che segue il recente Decreto Semplificazioni contro le soste selvagge in presenza di divieto di sosta. In arrivo multe salatissime per gli automobilisti in questi nuovi casi. L’iniziativa promuove un tale contrasto ai comportamenti stradali indisciplinati da attribuire la facoltà ai netturbini di sanzionare gli automobilisti. L’art. 12 bis del D.L. 16 luglio 2020, che attende la conversione in legge, parla chiaro al riguardo. I sindaci potranno consentire ai dipendenti comunali e alle società responsabili delle aree di parcheggio e sosta di fare multe. Tra questi rientrano anche i dipendenti delle imprese che si occupano della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade.
Chi avrà l’autorizzazione ad emettere sanzioni
In arrivo multe salatissime per gli automobilisti in questi nuovi casi. Non solo vigili urbani o gli ausiliari del traffico avranno l’autorizzazione ad emettere sanzioni pecuniare come consuetudine. Anche gli operatori ecologici e gli spazzini saranno in grado di redigere verbali di infrazione. Esiste tuttavia, una limitazione a tale norma connessa alla raccolta dei rifiuti e alla pulizia stradale. Difatti, i netturbini potranno mettere mano al blocchetto delle multe esclusivamente nei casi in cui la violazione dell’automobilista risulti collegata all’espletamento delle suddette attività. Questo significa che solo se la violazione del Codice stradale dovesse impedire l’espletamento delle attività di raccolta rifiuti e pulizia, l’operatore eleverà una contravvenzione. Alla sanzione potrebbe altresì accompagnarsi l’ordine di rimozione del veicolo. Il potere sanzionatorio sarà attribuibile anche ai controllori delle linee di trasporto. Questo significa che anche le automobili che impediscono le azioni di manovra dei mezzi di trasporto pubblico potranno ricevere delle multe. Intralciare un punto funzionale di gestione spazi di raccolta rifiuti o impedire la fruizione delle strade del servizio di linea non passeranno più inosservati dunque.