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Che succede se mi ammalo in vacanza? Ecco la risposta

Cosa succede se sono in vacanza e mi ammalo di COVID-19? Cosa devo sapere? Tra certificazioni, autorizzazioni, controlli e pass il rischio di trovarsi impreparati è dietro l’angolo. E bisogna considerare pure il pericolo di rimanere bloccati all’estero.

Infatti, se malauguratamente ci si contagia o si viene sottoposti a quarantena per contatti stretti con positivi, scattano le disposizioni che impediscono il rimpatrio: e a quel punto, come riportato anche dal quotidiano Corriere della Sera, il Green Pass è revocato, ed è previsto l’isolamento nei COVID hotel o nelle strutture previste dal Paese ospitante, generalmente (ma non sempre) a spese del governo che accoglie, ma con l’assistenza dell’Ambasciata italiana. Pur contenendo alcune eccezioni per chi viaggia regolarmente per lavoro o motivi di studio, le disposizioni per rientrare in Italia sono chiare e severe. E, al di là delle regole estere, una persona contagiata in vacanza o a rischio contagio deve comunque sottostare alle regole di ingresso italiane.

Per chi crede di poter rientrare in Italia, è comunque sempre possibile contattare l’ambasciata o il consolato del Paese dove ci si trova. Il primo passo per capire come muoversi in tema di vacanza (e rientri) è compilare il questionario sul sito Viaggiare sicuri. Si consiglia sempre di verificare anche le norme previste dai Paesi in cui si sta andando, ma il nostro ministero degli Esteri indica cinque elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure. Ci sono anche Paesi in cui non sono previste limitazioni per gli spostamenti in entrata e in uscita.

Fonte: Corriere della Sera

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