Gli smartphone che portiamo in giro con noi durante le nostre giornate contengono tutta una serie di sensori che, a seconda delle funzionalità cui sono dedicati, lavorano più o meno intensamente: dal GPS ai sensori biometrici, dall’accelerometro ai magnetometri.
Molti smartphone possono contare anche su un barometro, sensore che ha il compito di misurare la pressione dell’aria e alcuni sono persino in grado di misurare la temperatura dell’ambiente.
Il progetto Camaliot e gli smartphone Android per rivoluzionare le previsioni meteo
Ebbene, un progetto a livello globale di vari ricercatori impegnati nella scienza del clima vuole sfruttare i dati dei sensori degli smartphone Android collegati ai satelliti per migliorare le previsioni meteorologiche.
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha deciso di finanziare questo progetto, chiamato Camaliot, che mira a utilizzare il GPS degli smartphone Android sparsi in tutto il Pianeta per raccogliere dati che potranno essere usati per migliorare la precisione delle previsioni meteo.
Pare che l’applicazione avrà il compito di registrare una serie di dati, come la potenza del segnale e la distanza tra i satelliti e i telefoni che si connettono ad essi, con l’obiettivo di rilevare le variazioni della saturazione dell’umidità.
I ricercatori del progetto Camaliot vogliono usare questi dati e combinarli con l’apprendimento automatico sia per apportare miglioramenti ai modelli di previsione meteorologica che per tenere traccia dei cambiamenti ionosferici (per aiutare a monitorare anche il meteo dello spazio).
L’app Camaliot per Android può essere scaricata dal Google Play Store
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