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DICHIARAZIONE DI APPOGGIO ALL'EUROPA

Nelle ultime ore, si sta assistendo ad un cambio di rotta, soprattutto dovuto agli eventi bellici.

Il Presidente Zelensky, come ultima, disperata arma di difesa, ha chiamato in causa l'Europa chiedendo di entrare nell'Unione Europea, questo per assicurarsi l'appoggio della Comunità Internazionale.

Secondo fonti giornalistiche ci sono ancora dei tentennamenti in merito, però ragioniamo: davanti abbiamo un presidente che è alla disperata ricerca di appoggi, vuole da sempre entrare nell'Unione.

Essere contrari o tentennanti, significa essere dalla parte dell'invasore, perché significa lasciare a se stessa l'Ucraina.

L'Ucraina non va lasciata da sola, anzi, di quella tanto sbandierata Unità ora bisogna darne prova, prova si di forza, ma anche per non fare sembrare l'Europa «un incidente della storia», come diceva il già compianto Presidente Sassoli; l'Europa è unita - nella versione non ufficiale dell'inno, tradotto in latino e rinvenibile tranquillamente su YouTube, si dice nelle prime righe «Est Europa nunc unita et unita maneat/ una in diversitate, pacem mundi augeat», cioè ora l'Europa è unita e unita rimanga, una sola nella diversità accresca la pace del mondo - e deve rimanere Unita nei momenti di difficoltà.

Gli Stati membri sono come amici, ma non amici qualunque, amici veri che si aiutano l'un l'altro anche se stanno sempre a litigare, ecco cosa è l'Europa, e se vedono qualcuno in difficoltà lo aiutano come amico e non perché devono.

Un auspicio molto forte è quello che Zelensky non sia lasciato solo e anzi diventi quell'amico di cui l'Europa e Storia hanno bisogno.

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