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Giovanna D’Arco, la leader di cui il XXI sec.

Se Giovanna D’Arco fosse vissuta nel XXI sicuramente il suo status di prigioniera sarebbe diverso rispetto a ciò che ha dovuto subire nel 1431. Per l’essere umano il dolore nasce dalla mancanza di qualcosa, per esempio l’uomo è destinato a soffrire per la mancanza di speranza che ancora giace sul fondale del vaso di Pandora. Ciò che invece manca a “La Pucelle” è quello che tutti noi oggi abbiamo, il diritto alla libertà e alla sicurezza della persona. Per definizione, diritto alla libertà significa rispetto per l’essere umano in quanto tale e allora mi chiedo, cosa credevano che fosse Giovanna D’Arco? Una strega? Una donna che non può essere definita tale perché contraria ai canoni della società? Se pure lo fosse stato si tratta sempre di un essere umano in quanto rappresentante della specie dal punto di vista biologico e virtuoso. Tuttavia, Giovanna D’Arco è stata privata del diritto di libertà non perché fosse un concetto estraneo a quell’epoca ma per la paura di ciò che era capace di fare, un po’ come l’animale che uccide il suo simile per paura che possa privarlo della preda ma con un’unica differenza: chi ha ingannato e ucciso Giovanna d’arco appartiene al genere animale, Giovanna d’Arco invece al mondo dei beati, dal momento che un universo che ha bisogno di mettere per iscritto che anche i prigionieri godono del diritto alla libertà come tutti, non è un universo alla sua altezza.

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