Lo scenario delle Alpi si apre dinanzi ai corridori con la 14°tappa che prevede la partenza da Annemasse e l'arrivo a Morzine. Dopo pochi chilometri dal via una maxi-caduta coinvolge una cinquantina di corridori e la corsa viene resa neutra per una decina di chilometri. A farne le spese sono nomi altisonanti come Romain Bardet, Louis Meintjes, Ramon Sinkeldam, Ruben Guerreiro, James Shaw, Esteban Chaves e Antonio Pedrero. La fuga buona prende il via con 19 corridori in avanscoperta tra cui un Giulio Ciccone davvero in grande condizione. La Jumbo Visma, squadra della maglia gialla, controlla la corsa in maniera perfetta e tiene i fuggitivi a bada a non più di 1' di distacco. Il ritmo forsennato di Van Aert e compagni porta numerosi corridori di classifica a perdere terreno. Tra i fuggitivi l'ultimo ad essere ripreso è Giulio Ciccone, Il momento chiave di giornata c'è sul Col de Joux Plane quando Tadej Pogacar, una volta terminato il lavoro di Adam Yates, tenta di staccare Vingegaard di una trentina di metri ma il danese resiste e andando del suo passo riprende terreno sul corridore sloveno. Sull'ultima asperità di giornata si gioca una dura partita sul filo dei nervi, Pogacar e Vingegaard si ritrovano appaiati quasi da non voler far trasparire al diretto avversario la condizione fisica in quell'istante. In vetta è Vingegaard a transitare per primo e guadagnare pochi secondi di abbuono. Verso il traguardo di Morzine i due contendenti per la vittoria finale rallentano il ritmo e consentono ai primi inseguitori Carlos Rodriguez e Adam Yates a rientrare su di loro. Il ventunenne spagnolo della Ineos rilancia e va ad aggiudicarsi la più bella impresa della sua carriera, Pogacar arriva davanti a Vingegaard e Adam Yates chiude le fila. Domani altro scenario alpino e altro spettacolo assicurato.
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